ATTENZIONE: Il tratto che dalla sella di Ca' di Faggia va verso Via Monte Mauro (CAI 515 - 513) presenta alcuni tratti sconnessi con rocce e radici e leggermente esposti. Sconsigliato in caso di fondo bagnato.
La valutazione "impegnativo" è da attribuirsi principalmente alle difficoltà di questo tratto.
Sconsigliato il tratto CAI 505 in caso di bagnato per l'elevata presenza di argille che lo rendono impraticabile.
PUNTI DI INTERESSE: Torre del Marino: "venne eretta dalla famiglia dei Naldi nel 1460 per scopi di avvistamento: dalla torre si può dominare, infatti, la Valle del Senio e una vasta area collinare. A base quadrata e costruita tutta in laterizio, ad eccezione della cordonatura in arenaria, la torre costituì il prototipo architettonico per le successive Torri di Cavina (1491) e di Pratesi (1510 circa), situate alcuni chilometri a monte della Vena del Gesso[13]. Dal 1794 diventa di proprietà di Antonio Marino dal quale eredita l'attuale nome[14]. In seguito alle vicende belliche (è stata bersaglio dell'artiglieria tedesca durante la II Guerra Mondiale) sono crollati il soffitto e le volte di sostegno dei vari piani interni: conserva ancora tracce di scale e i resti di un camino monumentale. Rimasta priva di merlatura, presenta comunque interessanti soluzioni di architettura militare rinascimentale."
Fonte: "Brisighella - Wikipedia" Rifugio Ca' Carnè: Il centro visite sorge presso il Parco naturale attrezzato Carnè, un'area di proprietà pubblica di estremo interesse paesaggistico e naturalistico nei Gessi di Rontana e Castelnuovo.
Istituito nel 1973 dalla Provincia di Ravenna e dai Comuni di Brisighella e di Faenza si sviluppa in zona collinare sulle pendici del Monte Rontana, in parte occupato da boschi ed in parte da ampi prati, con una superficie totale di 43 ettari. Il parco è caratterizzato da un ampio e complesso sistema carsico ipogeo, solo in parte esplorato, che si sviluppa dalla cima del Monte Rontana fino alla risorgente del Rio Cavinale; Numerose cavità carsiche si aprono nelle doline, la maggior parte di queste a sviluppo prevalentemente verticale e profondi come gli abissi Fantini e Garibaldi, sotto il Monte di Rontana (cima panoramica pure di pertinenza del Parco) e, meno profondi, l'Abisso Carnè e l'Abisso Faenza.
Il paesaggio di superficie è modellato da un carsismo ugualmente intenso. Numerose doline si susseguono in direzione Nord-Ovest, verso la risogente; non mancano forme di dissoluzione, tra le quali splendide erosioni a candela.
La flora arborea può vantare la presenza, accanto ai consueti carpino nero, orniello e roverella, di specie più rare: l'acero minore, il tiglio selvatico e il raro borsolo.
Il Parco prende il suo nome dalla casa (Ca' Carnè) che è in grado di garantire un pernottamento ad una trentina di persone; all'interno dell'edificio è allestita una piccola sezione di documentazione didattica.
Fonte: "Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola - Wikipedia"
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